Presentazione dei risultati della seconda edizione dei laboratori di ricerca transfrontalieri per i ragazzi delle scuole secondarie (WP3)
Oggi, 20 gennaio 2014, gli studenti della classe III del liceo umanistico A. M. Slomšek di Trieste e il gruppo degli studenti delle classi III del centro scolastico S. Kosovel di Sesana hanno illustrato i risultati del lavoro di ricerca realizzato durante i laboratori transfrontalieri che si sono svolti nell’ambito della II edizione del progetto EDUKA Educare alla diversità - Vzgajati k različno¬sti (www.eduka-itaslo.eu) finanziato dall’Unione Europea con il Programma per la Cooperazione Trans¬frontaliera Italia-Slovenia 2007-2013. La presentazione ha avuto luogo alle ore 12.30 presso la sede del liceo F. Prešeren di Tieste (Str. di Guar¬diella 13), la seconda invece avrà luogo lunedì 27 gennaio alle ore 12.30 presso la sede del centro scola¬stico S. Kosovel di Sesana (Stjenkova 3). L’obiettivo dei laboratori transfrontalieri è di sensibilizzare gli studenti ai contenuti dell’edu¬ca¬zione interculturale e informarli sulle carat¬teristiche delle minoranze tradizionali e dei gruppi immigrati presenti nell'area transfron¬taliera tra Italia e Slovenia. All’inizio dei laboratori gli studenti sono stati divisi in due gruppi: il primo, coordinato da Norina Bogatec (SLORI), ha realizzato un’inda¬gine tra gli studenti delle scuole secondarie di II grado slovene di Trieste e del centro scola¬stico di Sesana, il secondo, guidato da Gregor Sotlar (Associazione culturale formativa PINA Capodistria) ha invece raccolto alcune interviste e creato due spot promozionali. Ai lavori di laboratorio hanno collaborato le docenti Marija Kristina Milič (liceo A. M. Slomšek di Trieste), Mirjam Franetič (centro scolastico S. Kosovel di Sesana) nonché i tecnici Mitja Klodič e Colina Van Bemmel (PINA). I laboratori sono iniziati con le conferenze introduttive che hanno guidato gli studenti nella conoscenza dei principi teorici dell’edu¬cazione interculturale e delle caratteristiche multiculturali dell’area di confine. Alle confe¬renze hanno collaborato Marina Lukšič Hacin dell'Istituto per l'emigra¬zione slovena e per le migrazioni del Centro di ricerche scientifiche dell'Accademia della Scienza e dell'Arte Slovena SAZU di Lubiana, Sara Brezigar dell’Istituto degli studi etnici di Lubiana INV e Devan Jagodic dell’Istituto sloveno di ricerche SLORI di Trieste.